Sanzioni salate, per un ammontare complessivo di 450.000 euro, imposte dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato alle società U-Earth Biotech Ltd. e Pure Air Zone Italy srl. Sotto accusa, ancora una volta le famose mascherine U-Mask.

Le mascherine ‘fuori legge’

Le note mascherine in neoprene U-Mask, indossate anche da molti volti noti del mondo dello sport e dello spettacolo, retano al centro di polemiche nonché di cause in Tribunale.  Le due società incriminate non solo avrebbero vantato un’inesistente approvazione da parte del Ministero della Salute ma avrebbero equiparato le mascherine a dispositivi FFP3.

Per oltre un anno, le due società hanno promosso su internet le mascherine chirurgiche biotech “U-Mask” – versioni Model 2, Model 2.1 e Model 2.2 -, registrate come dispositivi medici: questo avrebbe di fatto equiparato a dispositivi facciali di protezione superiore (classe FFP3) e attribuito la capacità di essere efficaci per circa  200 ore di utilizzo continuativo in base a una serie di test svolti però in autonomia.

Secondo l’Autorità  queste modalità sono da qualificare come «ingannevoli e aggressive» nei confronti dei consumatori, mettendo in pericolo la salute facendo leva sulla situazione di emergenza sanitaria. Inoltre, fino a fine febbraio 2021, le aziende della U-Mask indicavano anche l’approvazione della maschera da parte del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, fatto in realtà contestato.

Belle e famose

Le costose mascherine U-Mask, distribuite in 121 Paesi del mondo, colorate, in neoprene, caratterizzate dalla grande «U» stampata sul lato, erano amate e sfoggiate anche da molti personaggi famosi. Venivano usate da politici, team della Formula1, diverse federazioni sportive, giornalisti televisivi e persino dalla Nazionale Italiana di Calcio.

La difesa

Si legge in una recente nota che la società produttrice delle mascherine  «contesterà le conclusioni raggiunte dall’Antitrust» dicendosi  «certa della correttezza del proprio operato e della piena conformità delle mascherine alla normativa di settore. Quanto alla comparazione della U-Mask con le mascherine di tipo FFP2 e FFP3» contestata dall’Antitrust la società, afferma di «non aver mai affermato che la mascherina avesse le stesse caratteristiche delle mascherine di tipo FFP2 o FFP3».

Realizzato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Riparto 2020

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