La variante Delta rischia di scompigliare le carte in tavole: per avere il il Green pass covid il dubbio adesso riguarda le vaccinazioni. Basta la prima dose o servirà anche la seconda?
Ad oggi il green pass, invase al Dpcm dello scorso 17 giugno, viene rilasciato ai vaccinati, a chi è guarito dal Covid negli ultimi 6 mesi e a chi si è sottoposto ad un tampone negativo nelle ultime 48 ore ma gli esperti già si sbilanciano: revisioni in arrivo.
“Fino a 15 giorni fa, sapevamo che tutte le varianti erano coperte al 70% già con una dose e al 90% con” due dosi dei “migliori vaccini. Dieci giorni fa abbiamo scoperto che con la variante Delta non è così, sono sicuro che ci sarà una revisione” dicono al Comitato Tecnico scientifico.
Come abbiamo già scritto anche su Cambiapasso, la Certificazione verde Covid-19 può essere richiesta in Italia per partecipare a eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”.
Regioni e Province autonome possono prevedere altri utilizzi del green pass che dall’1 luglio sarà valido anche come ‘EU digital Covid certificate’ – il green pass europeo- e renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.
Altro tema in arrivo è quello della ‘libertà’ dalle mascherine, per le quali a breve si dovrebbe eliminare l’obbligo all’aperto.
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