Una commerciante piemontese e la madre pensionata sono state truffate per ben 190 mila euro da una donna – sedicente agente finanziario – che era riuscita a conquistare la loro fiducia. Il tema del rischio truffa da parte di persone che abusano della buona fede dei cittadini riuscendo ad estorcere denaro è centrale nell’attività di associazioni come la nostra: qui su Cambiapasso abbiamo già parlato di quello che può essere l’identikit del falso agente e questo recente caso di cronaca può aiutare i cittadini a fare ancora più attenzione quando si tratta dei propri investimenti.

Polizze “vantaggiose”: poi la denuncia per truffa

Nei giorni scorsi si è saputo che i Carabinieri di Balzola hanno denunciato in stato di libertà per truffa continuata una 53enne con specifici precedenti di polizia: dal luglio 2019 al giugno 2021, la donna in qualità di agente finanziario per conto di una nota società con sede a Milano avrebbe fatto sottoscrivere delle polizze di investimento a lungo termine che promettevano vantaggiosi tassi di interesse, sottraendo alle vittime, una pensionata e una commerciante del casalese, madre e figlia, 190mila euro complessivi.

La commerciante era entrata in contatto con la presunta truffatrice del tutto fortuitamente e questa l’aveva convinta a versare grosse somme di denaro per queste polizze con la promessa di grossi guadagni.  La vittima ha versato dapprima due tranche da 50mila euro e successivamente una terza da 40mila, arrivando ad investire 190mila euro complessivi, incamerati regolarmente dall’agenzia ma successivamente distratti dall’agente, come le indagini dei Carabinieri stanno cercando di dimostrare.

I primi dubbi delle vittime di truffa

Di fronte ai primi dubbi delle vittime – emersi dopo quasi due anni dai versamenti, l’agente ha organizzato un incontro presso una sede locale dell’agenzia: l’obiettivo era rassicurarle e convincerle della validità degli investimenti proposti, per questa ragione ha invitato una terza persona presentandola come broker per dare maggiore credibilità alla situazione.

La commerciante tuttavia si è insospettita e nei giorni successivi è riuscita a scoprire che l’uomo non era un broker ma un autista di cortesia, completamente estraneo al settore finanziario. Da qui, il tentativo di recuperare il maltolto ma la vittima è riuscita a recuperare solo 30mila dei 190mila euro “investiti”. A questo, punto la commerciante ha deciso di denunciare i fatti ed è scattata l’indagine dei carabinieri.

L’assistenza di Assoutenti Emilia Romagna

Assoutenti Emilia Romagna attraverso il suo progetto Cambiapasso offre ai cittadini la propria assistenza per riconoscere casi di potenziale truffa o per gestire le conseguenze di una truffa già subita. Se hai bisogno del nostro aiuto puoi contattarci in tanti modi:

Realizzato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Riparto 2020

 

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