Realizzato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Riparto 2020Negli ultimi giorni sono circolati in rete annunci di vendita Green pass: si tratta di certificazioni false, vendute a 100 o anche 200 euro, che sembrerebbero ottenibili semplicemente attraverso il proprio documento di identità e la tessera sanitaria.
Green pass: come riconoscere se è falso
Alle tentate truffe ha risposto il governo rilanciando l’applicazione ‘Verifica c19’ che è stata creata ad hoc per verificare la veridicità del certificato.
La Presidenza del Consiglio, in una breve infografica pubblicata su twitter, spiega come funziona l’applicazione: si tratta di un sistema semplice e gratuito, che opera attraverso la scansione del Qr Code del Green Pass. L’applicazione consente di verificare l’autenticità e la validità delle certificazioni anche senza una connessione internet e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore.
Chi può controllare
A controllare l’autenticità del Green Pass saranno i pubblici ufficiali, ma anche i proprietari e i gestori dei locali potranno farlo per mezzo dell’applicazione in grado di verificare il QR Code.
Le sanzioni per i green pass falsi
Per la falsificazione del Green pass scattano le sanzioni previste dal decreto legge Covid, sia per i documenti cartacei che per quelli digitali: a chi tentasse di andare al ristorante o in piscina senza essere provvisto del prezioso passaporto verde, oppure con un documento falsificato o ancora utilizzando il Green pass di qualcun altro. Il Governo ha previsto sanzioni – anche salate (da 400 a 1000 euro)
L’assistenza di Cambiapasso
Assoutenti Emilia Romagna attraverso il suo progetto Cambiapasso offre ai cittadini la propria assistenza attraverso un servizio telefonico Covid operativo tre pomeriggi a settimana dalle 15 alle 18, ogni lunedì, mercoledì e giovedì.
L’esperto di Assoutenti Emilia Romagna risponderà al numero 051 0828 436.
Se hai bisogno del nostro aiuto scrivici a sportello@cambiapasso.it oppure utilizza il form a fondo pagina.
Realizzato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Riparto 2020