L’aumento in bolletta potrebbe essere una truffa: meglio essere cauti quando si ricevono telefonate da chi si presenta come il nostro operatore telefonico parlandoci di un aumento della tariffa a nostro carico, perché spesso al di là della cornetta si cela qualcuno che vuole farci cambiare contratto e cambiare operatore tramite l’inganno, quando non addirittura impossessarsi dei nostri dati personali.

Negli ultimi tempi, si sono rivolti al nostro sportello di Bologna numerosi cittadini che hanno avuto la stessa esperienza: vale la pena raccontare il caso di Alessia, che per fortuna grazie al nostro aiuto è riuscita a individuare il problema e poi a fare la segnalazione alla polizia postale.

L’aumento tariffario: che cosa deve farci sospettare

Alessia è una giovane studentessa universitaria e si è rivolta a noi dopo aver ricevuto una telefonata sulla linea di casa, che utilizza insieme ai suoi coinquilini per traffico voce e traffico dati. “La persona al telefono si è presentata come il nostro operatore, ovvero Vodafone, dicendo che la tariffa scontata di cui stiamo usufruendo era terminata e che avremmo dovuto pagare di più dal mese successivo” ci ha spiegato Alessia. “Quello che mi ha insospettito è che mi parlassero subito di recesso spiegandomene tutte le modalità. Io ho preso tempo per parlarne con i miei amici e ho chiesto di essere richiamata”.

Dopo questa strana proposta di recesso, Alessia ha ricevuto una seconda chiamata. Era un altro numero di rete fissa, anche questa volta non segnalato come spam. Al telefono un’operatrice si presentava in rappresentanza di Tim, con la proposta di un’offerta per traffico voce e dati. A quel punto Alessia ci ha chiamati per chiedere consiglio sul da farsi e ha fatto benissimo: si trattava di una truffa in piena regola!

Tra le cose che devono far pensare a una truffa telefonica ci sono sicuramente questi elementi:

  • la proposta immediata di recesso da parte dello stesso operatore che ci sta comunicando l’aumento
  • la proposta di cambio operatore in una telefonata immediatamente successiva (o talvolta nella stessa telefonata quando chi ci chiama si presenta come agenzia di servizi o – addirittura – come associazione a tutela del consumatore!

Che cosa fare se si sospetta una truffa telefonica

“Quello che abbiamo suggerito ad Alessia – spiega Irene Zotti dello sportello Assoutenti di Bologna – è stato di contattare il proprio operatore per chiedere maggiori informazioni sul fantomatico aumento e lì abbiamo avuto la conferma dei nostri sospetti: Vodafone non aveva mai chiamato la consumatrice né erano previsti aumenti su quella linea”.

Nel ricevere comunicazioni telefoniche che ci parlano di aumenti tariffari è consigliabile sempre muoversi in questo modo:

  • non comunicare mai a chi ci chiama il codice migrazione della nostra linea
  • non procedere a contratti telefonici
  • chiedere di essere richiamati e nel frattempo contattare direttamente il proprio operatore per chiedere chiarimenti
  • verificare l’identità del numero chiamante: basta una semplice ricerca internet per vedere se il numero è già stato utilizzato per operazioni di spam
  • rivolgersi a un’associazione dei consumatori come Assoutenti Emilia Romagna per essere aiutati a fare le verifiche o per segnalare il tentativo di truffa
  • segnalare il tentativo di truffa alla Polizia Postale: è possibile farlo con una semplice email telefonicamente oppure utilizzando l’apposito form online

Se pensi di aver subito un tentativo di truffa o vuoi un consiglio per verificare l’autenticità di un’offerta telefonica contattaci: la nostra associazione Assoutenti Emilia Romagna ha sedi in tutto il territorio regionale e attraverso il suo progetto Cambiapasso risponde alle richieste di assistenza email all’indirizzo sportello@cambiapasso.it oppure a quelle che arrivano attraverso il nostro form a fondo pagina.

Realizzato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Riparto 2020

 

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