Non si placano le polemiche sul Green Pass, dopo la decisione della Francia di renderlo obbligatorio in tutti i luoghi a rischio assembramento, dagli stadi alle palestre, agli eventi, ai treni e aerei nonché alle discoteche. E secondo un sondaggio, la maggioranza degli italiani sarebbe d’accordo alla linea dura.

Green pass all’italiana…

Da noi, nell’ambito delle consultazioni ancora in corso, pare prevalere la via italiana ovvero rendere obbligatoria la certificazione verde per l’accesso ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza: la possibilità sarà valutata in occasione della riunione di cabina di regia lunedì o martedì, convocata dopo aver conosciuto i dati settimanali sulla variante Delta del Coronavirus e con un occhio attento ai Costituzionalisti per i quali il modello francese potrebbe avere effetti sulle libertà.

Per quanto riguarda invece la concessione del Green Pass, l’ipotesi prevalente è quello di riservarla a chi ha ricevuto la seconda dose di vaccino, in linea con l’Ue. Ad oggi in Italia quasi 34 milioni di italiani hanno ricevuto la prima dose, mentre il ciclo vaccinale è stato completato da più di 24milioni e 800mila persone.

In arrivo la proroga dello stato di emergenza

Il governo prevede inoltre per fine luglio un “decreto emergenza” quando dovrebbe essere prevista anche la proroga dello stato di emergenza (al momento termina il 31 luglio) che potrebbe proseguire fino a fine ottobre o fine anno.

Il dibattito tuttavia è ancora aperto: c’è chi a Palazzo Chigi non esclude l’ipotesi di un Green pass “alla Francese” in tutti i luoghi a rischio assembramento, come scriviamo a inizio articolo, senza escludere nemmeno l’ipotesi ristoranti.

Che ne pensano gli italiani?

Secondo un’indagine di Euromedia Research al 68.4% del campione statistico l’idea del green pass piace, anche nella versione più restrittiva. E il 69.2% condivide il provvedimento contro il personale sanitario di sospenderne attività lavorativa e stipendio se non vaccinato entro il 15 settembre.

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