E’ capitato a molti di noi: un improvviso sbalzo di tensione elettrica nel nostro appartamento e gli elettrodomestici hanno smesso di funzionare. In questi casi come ci si deve comportare? Si ha diritto a un rimborso per i danni dovuti a una sovratensione elettrica?

Per molto tempo la questione ha avuto contorni dubbi, fino a quando lo scorso anno il Giudice di Pace di Genova ha dato ragione ad una utente che chiedeva il pagamento del danno subito dai propri elettrodomestici e che si era fatta assistere da Assoutenti. Una situazione per cui anche gli sportelli di Assoutenti Emilia Romagna possono dare tutta l’assistenza necessaria ad avere il giusto ristoro.

Il caso di Genova: utente rimborsata per il danno da sovratensione 

Una cittadina genovese negli anni scorsi si era rivolta ad Assoutenti per veder risarciti i danni subiti dai suoi elettrodomestici dopo che l’appartamento in cui viveva a giugno 2015 era stato investito da un’improvvisa sovratensione elettrica: il Giudice di Pace in primo grado aveva respinto la domanda di risarcimento affermando l’esistenza del caso fortuito, ma il secondo grado di giudizio le ha invece dato ragione stabilendo che il suo appello era fondato e doveva essere accolto.

In sostanza E-Distribuzione è stata ritenuta responsabile di quanto avvenuto e condannata a risarcire i danni subiti dalla consumatrice, oltre che al pagamento delle spese processuali.

Come si legge nelle motivazioni della sentenza depositata a luglio 2020, “nel caso di danni conseguenti ad un blackout/sbalzo di tensione, va dichiarata la responsabilità del soggetto tenuto al trasporto e alla distribuzione dell’energia elettrica ex art. 2050- 2051 c.c., qualora non sia prodotta la prova liberatoria del caso fortuito, per i danni immediatamente riscontrati agli apparecchi elettrici successivi al black-out ed allo sbalzo di tensione avvenuto in un determinato giorno”.

L’importanza della decisione: sancito il diritto al rimborso

Si tratta di una decisione importante perché il Tribunale di Genova esclude si possa parlare di evento fortuito o ricorrere ad eventuali responsabilità di terzi (in questo caso si richiamava la rottura di un cavo durante lavori di scavo): eventualità simili – si legge nelle motivazioni – non sono “un rischio atipico ed estraneo all’attività svolta” e “incombeva esclusivamente sulla parte convenuta la prova di avere adottato tutte le cautele possibili per evitare il danno”.

In base a quanto stabilito, tutti i consumatori che hanno visto danneggiati elettrodomestici e apparecchi elettronici in casa propria dopo uno sbalzo di tensione potranno finalmente essere risarciti. La prima cosa da fare quando ci si trovi in situazioni di questo tipo è interrompere i termini di prescrizione inviando alla società una lettera di messa in mora: un passaggio che è necessari fare entro 5 anni dall’evento che ha causato i danni.

E’ importante inoltre raccogliere tutta la documentazione del caso: eventuali verbali di intervento della Polizia Municipale e/o Vigili del Fuoco e fatture inerenti la riparazione o la sostituzione dei beni danneggiati con eventuale smaltimento in discarica.

Gli sportelli di Assoutenti possono fornire l’assistenza necessaria per l’invio della lettera di interruzione dei termini e per tutti i passaggi successivi: per entrare in contatto con noi puoi usare il form a fondo pagina o scriverci a sportello@cambiapasso.it 

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