Se sei un investitore prudente e ti sei accorto che i tuoi investimenti non stanno dando i rendimenti promessi molto probabilmente sei interessato a scoprire quali possono esserne i motivi e magari anche le responsabilità dell’intermediario finanziario che a suo tempo deve averti fatto compilare un questionario molto importante, il cosiddetto questionario Mifid.

In piena emergenza sanitaria non sono passati inosservati i mercati azionari e i loro crolli repentini che hanno portato molti risparmiatori a prendere atto di perdite sui propri investimenti, in molti casi del tutto inaspettate, contrariamente a quanto era stato loro prospettato dal consulente di fiducia che aveva garantito ottime prospettive di guadagno grazie agli investimenti che aveva consigliato.

La domanda che ci si pone è: perché sto perdendo denaro quando mi era stato garantito che ne avrei guadagnato senza rischiare nulla?

L’investitore che si pone questa domanda solitamente predilige sicurezza e tranquillità e non riesce ad accettare una perdita di denaro sul proprio capitale investito. Gli investimenti più appropriati per questo tipo di investitore risultano essere esclusivamente quelli con un basso grado di rischio, alias bassa o nulla componente azionaria.

La risposta la troviamo, spesso e volentieri, nel questionario MiFID…quel questionario che ogni investitore si trova a dover compilare o meglio a vedersi compilato dal consulente di turno che, dietro una sorta di interrogatorio, riempie di crocette le risposte poste in corrispondenza di una serie di domande, senza fornire troppe spiegazioni e dettagli.

In questo e in un prossimo articolo vi spieghiamo passo passo come orientarsi.

Che cos’è la MiFID?

Con l’acronimo di “Markets in Financial Instruments Directive” si identifica la direttiva europea del 2004 (in vigore in Italia dal 2007) che regola e armonizza le procedure del mercato degli strumenti finanziari, il cui obiettivo è quello di garantire la tutela degli investitori sulla base delle loro conoscenze in materia finanziaria.

Le conoscenze e le competenze dell’investitore in materia di prodotti finanziari determinano le sue scelte di investimento e la corretta compilazione del questionario MiFID tutela l’investitore sulla base della sua esperienza, conoscenza e degli obiettivi che lo stesso si prefigge nel momento in cui affida la gestione del proprio denaro a un operatore qualificato (banche, assicurazioni e società di investimento).  

Le normative che compongono la direttiva europea MiFID si caratterizzano per la trasparenza e la classificazione dei clienti in clienti professionali (Istituti di credito, compagnie di assicurazione, fondi di investimento ecc.) e in clienti al dettaglio che per le loro caratteristiche, nonché per le loro conoscenze ed esperienze, hanno diritto a ricevere il massimo grado di tutela da parte dell’operatore finanziario al quale si rivolgono per investire il proprio denaro.

Da che parte è bene cominciare per un risparmiatore?

Prima di effettuare qualsiasi tipo di investimento, è bene che ogni risparmiatore identifichi correttamente il proprio profilo di rischio, così chiamato perché definisce quali siano i reali rischi  è disposto ad assumersi nel momento in cui investe il proprio denaro in prodotti finanziari.

Se il risparmiatore decide di affidarsi alle proposte che gli vengono sottoposte dal consulente bancario o finanziario, lo stesso consulente è tenuto ad effettuare la valutazione di adeguatezza con la quale viene dichiarato che gli investimenti proposti risultano “adeguati” agli obiettivi e alla condizione patrimoniale, sulla base delle conoscenze finanziarie dell’investitore stesso.

Assoutenti Emilia Romagna e i suoi consulenti forniscono assistenza agli investitori che hanno bisogno di chiarimenti sugli investimenti che hanno avviato e sul proprio profilo di rischio. Per entrare in contatto con noi usa il nostro form o scrivici a sportello@cambiapasso.it

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