Sembra non volgere al meglio la situazione delle U-Mask, le cosiddette mascherine ‘dei VIP’ e degli sportivi di tutto il mondo, – inclusi i piloti di Formula Uno – belle, leggerissime, comode ma….fuorilegge. Così almeno pare ad oggi, in quanto il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro dal mercato anche del nuovo modello 2.1 (come già avvenuto per il precedente ‘Model 2’): i dispositivi sarebbero nocivi per la salute, in assenza “di un regolare processo valutativo in termini di sicurezza ed efficacia e della conseguente assenza di garanzia sull’effettiva adeguatezza come strumento di prevenzione dei contagi”.

Le U-Mask quindi non sono più in commercio: erano vendute anche nelle farmacie e soprattutto online, sul sito dell’azienda e su altri siti di e-commerce. Secondo il ministero, «i risultati dei test che il fabbricante ha reso disponibili in allegato al fascicolo tecnico non forniscono evidenza scientifica sulla capacità di mantenere inalterate le prestazioni del filtro fino a 200 ore di utilizzo».

Non ci sarebbero inoltre prove, sostiene l’accusa, che le mascherine riescano a filtrare i batteri in modo efficiente: le U-Mask sono state eliminate dalla banca dati dei dispositivi medici. Erano stati inoltre sollevati dubbi sulla genuinità delle certificazioni, tanto che il Nas di Trento avevano mesi fa sequestrato il laboratorio di Bolzano che aveva sottoscritto la documentazione a garanzia dei primi modelli.

L’azienda per parte sua ha fatto ricorso al Tar contro lo stop ribadendo che le mascherine sono in regola e che ha annunciato azioni legali come già avvenuto in per il precedente modello 2.

L’azienda spiega che la nuova mascherina U-Mask Model 2.1, che sviluppa e perfeziona la precedente U-Mask Model Two, «è stata regolarmente registrata come nuovo dispositivo medico presso il Ministero della Salute e, come evidenziato nel fascicolo tecnico, possiede tutti i requisiti richiesti dalla norma EN 14683 che disciplina, recependo gli standard europei, i requisiti di fabbricazione, progettazione, prestazione e i metodi di prova per le maschere facciali ad uso medico». Precisa infine che i materiali del nuovo modello sono stati sottoposti a test in un laboratorio internazionale certificato Accredia.

(foto imp98)

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018.

    Hai bisogno del nostro aiuto? Contattaci!