La contraffazione dei prodotti, in Italia, rappresenta un problema molto serio: un business che a livello mondiale ha superato i 32 miliardi, e che vive sulla falsificazione dei prodotti; un problema verso il quale è sempre più necessario sensibilizzare i cittadini, per la loro stessa sicurezza.

Assoutenti è un’Associazione italiana che tutela e promuove, da decenni, i diritti dei consumatori, affrontando questa preoccupante situazione con iniziative mirate a informare e consapevolizzare le persone sulle conseguenze negative che questo fenomeno ha su tutti noi.
Assoutenti Emilia-Romagna, tramite specifiche iniziative, vuole educare i consumatori a riconoscere i prodotti originali, diffidando di tutti quei prodotti contraffatti, come ad esempio i dispositivi elettronici, i capi di vestiario, i giocattoli e gli accessori di moda, ma anche il cibo, che aumentano sempre più sul mercato.

Ma è una particolare tipologia di prodotti che preoccupa di più: i prodotti farmaceutici e le forniture mediche, in grado di provocare, se utilizzati, veri e propri danni alla nostra salute.

Come possiamo fare per riconoscere un prodotto originale da uno falso, con tutte le offerte che riceviamo ogni giorno?
La nostra Associazione conduce la sua lotta contro la falsificazione e l’imitazione delle merci, che aumentano ogni anno a causa dell’enorme disponibilità sul mercato e-commerce e della facilità di ordinazione.

Organizziamo interventi e corsi di formazione dedicati sia agli operatori del settore che ai cittadini, che vogliono approfondire la loro conoscenza su una questione così delicata, realizzando anche opuscoli informativi che spiegano qualcosa in più per riconoscere il mondo della contraffazione ed evitarlo.

I danni economici

Nell’ultimo anno sono stati scoperti e sequestrati circa 100.000 farmaci illegali: il 40% di questi destinati a clienti totalmente ignari della falsità del prodotto, e per la maggior parte, provenienti da Paesi asiatici. La perdita in termini economici, per i commercianti italiani, è stata di circa 8 miliardi di euro, e di 24 miliardi per le società proprietarie dei brevetti.
A fronte di tale perdita economica, sono andati in fumo quasi 90.000 posti di lavoro.
Lo Stato perde circa 10 miliardi di euro l’anno, e la causa principale di queste perdite sembra sia da attribuirsi all’e-commerce, che favorisce la contraffazione.

Il commercio sul Web

In Italia, sempre più utenti ricorrono al commercio sul Web per acquistare prodotti di vari tipi, e in buona parte di prodotti farmaceutici. Analisi e ricerche, attuate considerando diversi fattori, come aree geografiche, età, istruzione e genere, hanno posto in evidenza che, una delle cause principali dell’acquisto di farmaci online, è rappresentata dall’ampia offerta di prodotti che si possono avere “subito” e a “prezzo più basso”, e che possono donare effetti immediati, senza sforzo e senza attesa, a dispetto di rischi e pericoli per la propria salute.
La percezione del rischio, naturalmente, varia da persona a persona, ma il comportamento messo in atto da una grande quantità di individui rende quasi “normale” l’azione, nascondendo le molte variabili che possono intervenire.
Oltre il 73% degli italiani conosce la possibilità di acquistare farmaci via e-commerce, ma dichiara di non avere mai acquistato alcun prodotto, benché il 55% sia disponibile a farlo in futuro.
Solo il 23% di loro è pienamente consapevole dei rischi collegati a questo tipo di acquisti. Nessuno di loro è, invece, al corrente delle numerose iniziative che vengono intraprese per combattere contro la contraffazione dei farmaci.

Quali sono i farmaci maggiormente contraffatti

La metà dei farmaci sequestrati per contraffazione, di norma, riguarda quelli per il cui acquisto si prova imbarazzo, o quelli che non sono disponibili in Italia, o ancora, quelli che il medico curante rifiuta di prescrivere, come gli steroidi, gli psicofarmaci e gli anoressizzanti.
La metà di questi prodotti sono dedicati alle disfunzioni erettili, e la causa sembra essere il senso di riservatezza che viene violato acquistandoli in farmacia; qualsiasi tipo di farmaco viene ormai coinvolto nel traffico di prodotti contraffatti, dagli integratori alimentari ai farmaci salvavita.
Molti farmaci dimagranti sono stati ritirati dal mercato, non avendo ricevuto l’approvazione medica per la vendita: questo tipo di farmaci anti-obesità, che provocherebbero effetti dannosi sull’organismo, sono fra i più venduti dal mercato della contraffazione, causando gravi problemi al fegato e in alcuni casi anche il decesso.

Il vero pericolo per la salute

Assoutenti Emilia-Romagna porta avanti la sua battaglia contro l’illegalità dei farmaci, sottolineando che, a prescindere da interessi economici e criminali, il farmaco contraffatto è, innanzitutto, un prodotto che non deve essere acquistato.
Nei casi migliori, viene immessa nel farmaco una quantità insufficiente di principio attivo, che non produrrà l’effetto terapico desiderato. In altri casi, vengono immesse sostanze nocive che sostituiscono il vero principio attivo, e che potrebbero causare gravissimi problemi alla salute: sostanze come batteri, polveri di gesso, vernici, e antigelo sono state ritrovate in molti dei farmaci sequestrati.
L’utilizzo di questi prodotti può portare alla morte, e i dati raccolti dagli organi di farmacovigilanza parlano chiaro: sciroppi per la tosse, farmaci contro l’HIV e integratori dimagranti hanno provocato il decesso di molte persone, che si affidavano con fiducia al mercato della contraffazione.
Anche il solo confezionamento e la conservazione dei farmaci, se effettuati senza il minimo rispetto degli standard per la sicurezza della salute, potrebbe alterarli, rendendoli tossici.
Una certa attenzione va rivolta anche a quei farmaci che giungono da aree geografiche in via di sviluppo, soprattutto Africa e Asia, e sono i cosiddetti “farmaci sub-standard”, prodotti e conservati senza rispettare alcun criterio di sicurezza.

Come si può agire

La comunicazione è lo strumento più diretto ed efficace per raggiungere gli utenti, e deve essere molto chiara ed esplicativa.
Sarebbe molto utile rendere noto che i farmaci, innanzitutto, non dovrebbero mai essere venduti senza prescrizione medica, perché potrebbero avere effetti indesiderati e pericolosi; questo potrebbe innalzare la sensazione di rischio negli acquirenti. Medici e farmacisti potrebbero essere i primi divulgatori del messaggio: molti pazienti si rivolgono a Internet prima ancora che al proprio medico, acquisendo dal Web suggerimenti, terapie e automedicazioni non sempre valide.

Una grande attenzione va posta anche sul problema delle migliaia di farmacie online illegali che vendono farmaci e integratori senza alcuna autorizzazione, non verificate dalla autorità di competenza.

Il consiglio principale, in conclusione, è quello di non acquistare farmaci su Internet, di diffidare di prodotti provenienti dall’Estero che non richiedono prescrizione medica, di consultare sempre il proprio medico, soprattutto in presenza di sintomi sospetti, che potrebbero degenerare, e di citare sempre la fonte di provenienza del farmaco assunto, se ha causato effetti avversi.

Le strategie anticontraffazione possono essere attuate con l’aiuto di tutti noi.
Assoutenti Emilia-Romagna continuerà, col vostro aiuto, a promuovere iniziative per contrastare la falsificazione dei prodotti, e salvaguardare la salute di tutti.

Potete rivolgervi al nostro sportello informativo virtuale per ricevere tutte le informazioni che desiderate, e un’assistenza continua.
Scriveteci con fiducia all’indirizzo email, sportello@cambiapasso.it, o consultate il nostro profilo FB @cambiapasso.

(D.F.)

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018.

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