Quando troviamo un prodotto di un marchio prestigioso ad un prezzo particolarmente basso più che gridare al miracolo dobbiamo stare attenti a non esserci imbattuti in una truffa. La contraffazione è uno dei settori di business della malavita più diffusi, attraverso questo mercato le organizzazioni criminali riescono a riciclare soldi e a ottenere guadagni miliardari.

Si può definire la contraffazione un male internazionale cui dietro non ci sono solo piccoli negozianti che vogliono fare i furbetti ma organizzazioni e clan ben più pericolosi per la società.
Quando ci chiediamo se la contraffazione, ci danneggia dunque la risposta è sì: pregiudica tutti e non solo i titolari del marchio contraffatto.

Assoutenti Emilia Romagna e la sua testata editoriale Cambiapasso sono molto impegnati nella tutela del cittadino di fronte al fenomeno della contraffazione. Ecco quindi una guida completa su cos’è la contraffazione e perché ci danneggia, come riconoscerla e evitarla.

Contraffazione: un business da miliardi di euro

La contraffazione ingloba diversi mercati dal denaro ai beni di prima necessità fino al settore della moda, borse, scarpe, abbigliamento, orologi ecc…
Tecnicamente consiste nella riproduzione in fac-simile di un prodotto originale al fine di immetterlo sul mercato e rivenderlo allo stesso prezzo o a un costo inferiore, dando vita a quello che volgarmente è definito il mercato del parallelo.

Ogni anno con i prodotti contraffatti si guadagnano miliardi di euro, solitamente in nero a discapito dell’economia generale.

Da un punto di vista legale la contraffazione rientra nella categoria dei reati di natura economica in quanto non si manifesta solo attraverso una violazione dell’immagine ma incide sul fatturato delle aziende coinvolte e sull’economia complessiva di riflesso. Un fenomeno internazionale dietro cui si nascondono organizzazioni criminali con capacità imprenditoriali.
Creare un falso che sia impercettibile ad una pronta rilevazione impone la presenza di personale addetto qualificato capace di riprodurre l’articolo in modo da confondersi con l’originale.

La contraffazione è tale quando si realizza un articolo che richiama in tutto e per tutto un prodotto frutto di un determinato marchio al punto da confondere l’acquirente che pensa di star acquistando l’originale ma in realtà si trova truffato.
Altresì, si configura la contraffazione anche quando l’acquirente e il rivenditore sono consapevoli della non originalità dell’articolo e lo acquistano ugualmente, in tal caso si qualificano come soggetti corresponsabili.

Contraffazione: perché ci danneggia

La contraffazione, come si è detto nel paragrafo precedente, coinvolge diversi settori della sfera economica inglobando la grande e media impresa.
Un vero e proprio attacco all’economia globale che parte dal vertice e arriva fino all’ultimo gradino della scala produttiva fino a colpire gli stessi cittadini.
Vediamo nel dettaglio perchè la contraffazione ci danneggia con un elenco dei punti principali che dobbiamo tenere presenti.

Accresce le organizzazioni criminali

Si tratta di un reato e in quanto tale accresce le organizzazioni criminali che sono alla base di questo fenomeno svantaggiando non solo i grandi marchi ma il settore del lavoro a 360°.
La contraffazione, infatti, non va ad intaccare solo la grande catena di moda che si trova a dover affrontare cali di vendita e a innescare battaglie legali per difendere l’originalità del proprio marchio, ma riguarda tutti noi.

Nel momento in cui ci troviamo ad acquistare un prodotto contraffatto noi stessi stiamo commettendo un reato per cui siamo perseguibili per legge laddove si ravvisi una nostra consapevolezza del falso.

Inoltre, seppur vittime di truffa acquistiamo inconsapevoli di essere stati ingannati, la contraffazione ci danneggia perché quei soldi vanno ad accrescere un mercato del lavoro servile senza diritti e gonfiano le tasche delle organizzazioni criminali.

Incrementa la disoccupazione

La contraffazione ci danneggia perché va ad incidere sulla domanda di lavoro.
Si accentua, infatti, il fenomeno della disoccupazione, i grandi marchi perdendo fatturato sono costretti a ridurre i propri dipendenti e di conseguenza calano le offerte.
Ogni articolo falso venduto corrisponde ad un articolo originale non venduto, questo danneggia l’economia in generale.

Se le aziende perdono soldi devono ridurre la produzione e questo incide sul quantitativo dei dipendenti che vengono licenziati o messi in cassa integrazione in attesa di una ripersa del mercato.

La storia ci insegna che alcuni imprenditori sono stati addirittura costretti a dichiarare bancarotta a seguito dei continui attacchi avendo maturato ripercussioni tali da non riuscire più a sostenere le spese di produzione.

La contraffazione viola i diritti dei lavoratori

La contraffazione ci danneggia perché viola i diritti umani e la tutela dei lavoratori.
Al fine di gestire il mercato della contraffazione è necessario possedere fabbriche che producano questa merce, e spesso, come dimostrano i sequestri della Guardia di finanza, ci si trova di fronte a realtà davvero spietate in cui i lavoratori sono sottoposti ad orari di lavoro disumani e sottopagati.

Molto spesso i lavoratori sono stranieri senza permesso di soggiorno, minori che non potrebbero lavorare tolti alla scuola e sottopagati e schiavizzati in un sistema di produzione al limite della sopportazione fisica.

La contraffazione ci danneggia perché ingloba la minaccia, molti rivenditori sono costretti da esponenti della criminalità organizzata a esporre nel proprio negozio prodotti non originali per non dover chiudere la propria attività.

Mette a rischio la salute fisica dei consumatori

Un pericolo evidente per la salute, spesso e volentieri i prodotti frutto del mercato parallelo, per ottimizzare le spese di produzione, vengono realizzati con materiali tossici e non a norma seguendo processi di lavorazioni pericolosi, che fanno sì che a contatto con il corpo possono causare allergie più o meno gravi.

Favorisce l’evasione fiscale

La contraffazione favorisce il fenomeno dell’evasione fiscale a discapito di noi cittadini che paghiamo le tasse.
Il mercato parallelo si muove in modo silenzioso per cui nella maggioranza dei casi le vendite non sono registrate e quindi tali da essere imponibili di tassazione.
Richiedendo il pagamento in contanti si riesce ad aggirare il sistema dei controlli fiscali.
Il risultato: migliaia di euro non dichiarati a discapito delle grandi aziende che non solo dichiarano e pagano le tasse ma si trovano a fronteggiare cali produttivi.

Assoutenti Emilia Romagna e la sua testata editoriale Cambiapasso tutelano i cittadini anche di fronte al fenomeno delle truffe da contraffazione: se hai bisogno di noi contattaci attraverso il nostro sportello virtuale sportello@cambiapasso.it

(D.F.)

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018

 

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